Oltre l’Emergenza – Pratiche trasformative e mutuali per il cambiamento
Qui puoi trovare e consultare i video e le presentazioni della V Conferenza Internazionale sulla Giustizia Climatica organizzata il 28 Giugno dal Centro di Ecellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica e dal gruppo internazionale di ricerca “Cambiamenti Climatici, Territori, Diversità”
Relatori
Il Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica: dalla raccolta delle buone pratiche fino al Massive Online Open Course (MOOC)
Daniele Codato, Cristina Tha and Daniele Vezzelli
Daniele Codato (dottore di ricerca in geografia umana e fisica) è docente di diversi corsi all’Università di Padova relativi all’uso dei GIS per analizzare il paesaggio e per implementare processi di mappatura partecipativa con le comunità. Le sue ricerche in particolare riguardano diversi casi di studio nell’Amazzonia ecuadoriana. Prima delle attività di ricerca del dottorato, ha avuto diverse esperienze in America Latina lavorando sul campo con le comunità sui temi dello sviluppo sostenibile e dei conflitti socio-ambientali attraverso processi di mappatura partecipativa e tecnologie GIS. Dall’inizio degli anni 2000, ha concentrato i suoi studi sui temi dell’Unburnable Carbon, in particolare sull’uso dell’MCDA (Analisi Multi-criteriale) in ambiente GIS per definire le aree in cui lasciare le risorse fossili sottoterra a livello globale con l’obiettivo di salvaguardare le aree ad alto valore ecologico e culturale.
Pubblicazioni scientifiche e attività di ricerca del Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica
Francesca Peroni
Francesca Peroni (dottorato di ricerca in Geografia) è ricercatrice postdoc presso l’Università di Padova. Si occupa di sostenibilità urbana, con particolare attenzione sul consumo di suolo, adottando un approccio quanti-qualitativo nell’ambito della GIScience. Le recenti attività di ricerca riguardano la giustizia climatica nel contesto urbano e mirano a capire come il cambiamento climatico possa creare impatti spazialmente differenziati e diseguali sul territorio e sulle comunità urbane.
Verso la Yasunizzazione della Terra: un referendum popolare per mantenere il petrolio sottoterra in Ecuador
Pedro Bermeo
Pedro Bermeo è un attivista del Collettivo Yasunidos. Nel discorso, ha presentato lo storico referendum nazionale che si terrà ad agosto con l’obiettivo di lasciare il petrolio nel terreno e difendere la Riserva della Biosfera di Yasuní, sito UNESCO. Quest’area ha un valore ecologico e culturale inestimabile non solo a livello nazionale ma anche mondiale.
Giustizia climatica e movimenti giovanili africani per il clima: Una Visione d’Insieme
Vanessa Nakate
Vanessa Nakate è una giovane attivista per la giustizia climatica dell’Uganda. Ispirata da Greta Thunberg ad avviare un proprio movimento per il clima in Uganda, Vanessa ha iniziato uno sciopero personale contro l’inazione sulla crisi climatica nel gennaio 2019. Vanessa ha fondato Youth for Future Africa e il Rise Up Movement, anch’esso con sede in Africa.
Ha potuto portare le sue rivendicazioni in eventi prestigiosi come la Cop 25 di Madrid, il World economic forum di Davos e la conferenza internazionale sulla pace di Desmond Tutu. Nel 2020 è stata inclusa dalla BBC nella lista delle cento donne più illuminate e influenti dell’anno.
Nell’autunno del 2021 è prevista la pubblicazione del suo libro, intitolato “A bigger picture: my fight to bring a new African voice to the climate crisis.” Preferisce definirsi “una combattente per il pianeta e per un futuro migliore per tutti”, piuttosto che un’attivista.
“È davvero importante che nessuno venga lasciato indietro nella nostra lotta per la giustizia climatica, soprattutto le persone appartenenti alle comunità meno responsabili dei cambiamenti climatici. I nostri messaggi sono sempre stati chiari, dall’inizio fino ad oggi: ascoltare la scienza. Il modello business-as-usual promosso delle industrie del fossile è incompatibile con la sopravvivenza umana. “
Vanessa Nakate
Giustizia climatica nelle città: l’esperienza del Comune di Bergen
Stina Ellevseth Oseland
Stina Elleveseth Oseland è una geografa e durante la sua tesi di dottorato ha lavorato all’analisi dei processi amministrativi e politici di creazione di nuovi piani climatici. Nell’autunno del 2020 è diventata la prima direttrice del clima del comune di Bergen, creando un’agenzia per il clima completamente innovativa e all’avanguardia. Oltre agli studi accademici, ha lavorato come redattrice presso Studentradioen a Bergen e ha creato il podcast Klimasnakk presso il Centro per la transizione climatica ed energetica (CET). Durante il suo intervento, ha presentato il tema della giustizia climatica nelle città e di come sia possibile attuare un’azione reale ed efficace in termini di giustizia climatica nel contesto urbano, sottolineando che “l’azione più ingiusta è l’inazione”.
Decolonizzare le risorse in un quadro di ecologia politica multi-scalare
Joshi Shangrila
Joshi Shangrila è membra della Facoltà di Giustizia climatica presso l’Evergreen State College. Ha conseguito un dottorato in Scienze, studi e politiche ambientali, con la Geografia come disciplina principale, presso l’Università dell’Oregon. Il sua ricerca post-doc ha esaminato criticamente il Clean Development Mechanism e il REDD+ (Riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale) così come sono stati implementati in Nepal, con l’obiettivo di capire come stanno trasformando le relazioni sociali nel contesto locale, in particolare per quanto riguarda i beni comuni forestali. Shangrila è una Newar originaria di Lalitpur, in Nepal, dove ha trascorso gli anni della formazione, oltre che a Dhaka, in Bangladesh, e a Kabul, in Afghanistan. Parla correntemente nepalese, nepalese (Newa Bhaye), hindi e inglese.
La campagna globale STOP EACOP: movimenti e azioni legali per impedire il futuro fossile
Omar Mohamed Elmawi
Omar Mohamed Elmawi è un avvocato con oltre 10 anni di esperienza nell’assistenza alle comunità per far valere i loro diritti e far sentire la loro voce nei progetti di sviluppo locale. Fino al novembre 2022, ha coordinato la campagna Stop EACOP, una campagna globale per fermare quello che, se costruito, sarebbe l’oleodotto più lungo del mondo in Africa orientale. organizzazioni e soggetti della Tanzania, dell’Uganda e del resto del mondo per sollecitare la protezione degli ecosistemi sensibili, i diritti umani e le problematiche legate al cambiamento climatico. Elmawi è esperto di energia, cambiamenti climatici e leggi ambientali e ha dedicato la sua carriera a sostenere le comunità emarginate nel salvaguardare e far rispettare i loro diritti in quanto parti interessate fondamentali nei progetti che possono avere un impatto sulle loro vite e sui loro mezzi di sussistenza. Ha conseguito una laurea in legge presso l’Università di Nairobi ed è avvocato della Corte Suprema del Kenya dopo aver completato l’Advocates Training Program presso la Kenya School of Law.
“STOP EACOP è per la gente, è sicuramente per la natura e per il clima. Non è solo una lotta dell’Uganda e della Tanzania, è una lotta per tutti noi.“
Omar Mohamed Elmawi
Il ruolo delle tecnologie digitali nel cambiamento climatico: uno spreco mondiale
Gerry McGovern
Gerry McGovern ha pubblicato otto libri su contenuti e dati digitali. Il suo ultimo lavoro, World Wide Waste, esamina l’impatto che i rifiuti di dati digitali e i rifiuti elettronici hanno sull’ambiente. Ha sviluppato Top Tasks, un metodo di ricerca che aiuta a identificare ciò che è veramente importante per le persone. L’Irish Times ha descritto Gerry come uno dei cinque visionari che hanno avuto un grande impatto sullo sviluppo del Web.
Skeptical Science: Dare ai fatti una possibilità di combattere la disinformazione (sul clima)
Bärbel Winkler
Bärbel Winkler è membra del team di volontari di Skeptical Science, un’organizzazione che si occupa di promuovere l’educazione alla scienza del clima e il pensiero critico. Bärbel coordina diverse attività di traduzione, tra cui contenuti selezionati del sito web, manuali compatti e l’innovativo gioco Cranky Uncle. Oltre al suo lavoro di traduttrice, Bärbel contribuisce con il suo talento di scrittrice al blog Skeptical Science, dove condivide le sue idee sul cambiamento climatico e su altri temi importanti.
Passante di Mezzo: diritti di mobilità e ridefinizione collettiva dello spazio pubblico a Bologna
Angela Santese
Angela Santese fa parte del collettivo Bologna for Climate Justice, che mira a porre la giustizia climatica come questione centrale nella valutazione di tutte le scelte politiche, infrastrutturali, economiche e sociali. L’obiettivo è creare una comunità che valorizzi la collettività e i beni comuni, non gli interessi dei singoli.
“Questo progetto non è l’infrastruttura simbolica della transizione ecologica, ma al contrario è l’infrastruttura simbolica dell’ingiustizia climatica. Infatti, il progetto non tiene conto della salute delle persone che vivono lungo il Passante di Mezzo e anche perché mina qualsiasi progetto di cambiamento radicale della mobilità locale”.
Angela Santese
Movimenti per il clima: il Congresso di Milano per la giustizia climatica
Alex Foti
Alex Foti è un attivista climatico fin dai tempi del movimento no-global. Si è laureato all’Università Bocconi di Milano e ha poi completato gli studi post-laurea in storia e scienze sociali presso la New School for Social Research e la Columbia University di New York. Dopo l’università, ha iniziato una carriera come redattore scrivendo su temi legati alla crisi europea e al precariato. Ha fondato la rivista online MilanoX ed è autore di Anarchy in the EU (2009) e Being Left Today (2013). Attivista a tempo pieno, sta coordinando e organizzando il Congresso mondiale di giustizia climatica (WCCJ) che si terrà a Milano nell’ottobre 2023. L’obiettivo del WCCJ è quello di riunire a Milano movimenti di tutti i continenti per elaborare strategie intersettoriali contro il capitalismo fossile.