22/07/2022 | III Conferenza Internazionale sulla Giustizia Climatica – Secondo Giorno

Dove lasciare il petrolio sottoterra: Verso i Criteri di Equità

Qui puoi trovare e consultare i video e le presentazioni della III Conferenza Internazionale sulla Giustizia Climatica organizzata il 22 Luglio dal Centro di Ecellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica e dal gruppo internazionale di ricerca “Cambiamenti Climatici, Territori, Diversità”

Relatori

L’Atlante dell’Unburnable Carbon: lo stato attuale e i risultati futuri della ricerca

Daniele Codato

Assegnista di ricerca presso il Centro di Eccellenza Jean Monnet e membro del comitato scientifico. Geografo umano, specializzato in analisi spaziali e multitemporali in territori complessi in cui sono presenti conflitti socio-ambientali, legati alla gestione delle risorse e allo sviluppo territoriale. Sta lavorando all’Atlante globale dell’Unburnable Carbon che confronta le politiche territoriali dell’UE e del mondo sui combustibili fossili.



Il Tratto di Non Proliferazione dei Combustibili Fossili (FFNPT): Una chiamata verso una transizione Equa e Giusta

Harjeet Singh

Consulente strategico per il partenariato globale per il Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili. Harjeet è un esperto globale sulle questioni dell’impatto climatico, della migrazione e dell’adattamento e ha sostenuto i paesi di tutto il mondo nell’affrontare il cambiamento climatico. È anche Senior Advisor – Climate Impacts presso Climate Action Network – International (CAN-I).



La questione Unburnable Carbon nelle politiche dell’UE, la pianificazione delle infrastrutture dell’UE per la transizione energetica

Gregor Erbach

Gregor Erbach è il direttore del Climate Action Research and Tracking Service (CART) del Parlamento Europeo.


Giustizia Climatica e Combustibili Fossili: Principi per il Phasing Out

Greg Muttitt

Greg Muttitt è codirettore del settore “Sustainable Energy Supplies” presso l’IISD. Ha oltre 20 anni di esperienza di ricerca sui combustibili fossili e i cambiamenti climatici, concentrandosi sull’economia e le politiche riguardanti la transizione energetica. Prima di entrare a far parte dell’IISD, era direttore della ricerca al Oil Change International e Codirettore al Platform


I Tavolo di Lavoro TematicoProsperità e Partnership

In questa tavola rotonda si è discussa la necessità di sviluppare un fondo internazionale per sostenere i Paesi in via di sviluppo nella transizione energetica. Per prima cosa è importante avviare l’eliminazione graduale e la non proliferazione delle attività fossili. Inoltre, la tavola rotonda ha riflettuto sul benessere sociale in uno scenario di crisi climatica e sul consolidamento della governance globale per una trasformazione radicale del modello di crescita, sfidando la visione antropocentrica.

Relatori:

Prof. Alberto Lanzavecchia (Membro del Comitato Scientifico del Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica)
John Sinha (COP26 Coalition)
Greg Muttitt (codirettore del settore “Sustainable Energy Supplies”, International Institute for Sustainable Development (IISD))
Stephan Singer (Senior Advisor delle politiche energetiche globali al Climate Action Network-International)

Coordina:

Prof. Salvatore Pappalardo (Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica, Dip ICEA dell’Università degli Studi di Padova)



II Tavolo di Lavoro TematicoPersone e Luoghi

L’impatto del cambiamento climatico non è uguale in tutto il mondo e i Paesi vulnerabili sono più esposti ai danni causati da eventi meteorologici estremi. Alcuni pagano la crisi climatica più di altri È quindi importante creare strumenti politici per salvaguardare i territori e le persone che subiscono i danni e gli impatti di questi eventi. Durante la COP26 e il negoziato intermedio di Bonn si è registrata una forte resistenza alla creazione di strumenti relativi al fondo riguardante il Loss and Damage. Quali potrebbero essere le buone pratiche per incoraggiare questo tipo di tematiche? Perché la giustizia climatica è ancora poco discussa all’interno delle politiche climatiche e più in generale nei tavoli di lavoro delle COP? Nel lasciare i combustibili fossili nel sottosuolo come considerare la responsabilità storica del cambiamento climatico?

Relatori:

Chiara Soletti (Consigliere politica del Italian Climate Network sui Diritti Umani, Ambasciatrice del Climate Pact dell’UE e Osservatrice dal 2015 del UNFCCC)
Fiore Longo (Survival International Italia)
Daniele Codato (Ricercatore del Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica, Dep. ICEA dell’Università degli Studi di Padova)
Prof. Lee-Ann Sade Modley (Membro del Comitato Scientifico del Centro di Ecellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica)

Coordina:

Prof. Alberto Diantini (Membro del Comitato Scientifico del Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica)



III Tavolo di Lavoro TematicoPianeta e Pace

Questa tavola rotonda affronta i temi della Pachamama, dei diritti della natura e del ruolo chiave dei popoli indigeni nella salvaguardia delle zone ad alta biodiversità L’estrazione di combustibili fossili non solo è il principale motore dell’ingiustizia climatica, ma genera elevati impatti sociali e ambientali, trasformando il nostro pianeta in zone di sacrificio e di ingiustizia ambientale. Le comunità indigene sono in prima linea per la giustizia climatica e ambientale, permettendo di comprendere l’importanza di preservare i loro territori per il futuro di tutta l’umanità e il loro contributo secolare ed unico nei processi di resistenza e di mobilitazione permanente per la vita. In che modo, quindi, nell’abbandono dei combustibili fossili possiamo riconoscere le priorità delle diversità degli ecosistemi e dei territori indigeni?

Relatori:

Pedro Bermeo (Yasunidos)
Antonio Tricarico (ReCommon)

Coordina:

Prof. Salvatore Pappalardo (Centro di Eccellenza Jean Monnet sulla Giustizia Climatica, Dip ICEA dell’Università degli Studi di Padova)